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Con i nuovi CAM, parchi giochi e spazi pubblici inclusivi e sostenibili

Rispettare l’ambiente e creare dei luoghi inclusivi; valorizzare il territorio; fornire un miglior servizio alla collettività.

Sono questi gli obiettivi dei nuovi CAM (criteri ambientali minimi) per l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni, la loro manutenzione ordinaria e straordinaria.

Un approccio che considera non solo gli aspetti ambientali, ma anche quelli paesaggistici, funzionali e sociali degli spazi pubblici.

Motivo per cui i prodotti per l’arredo urbano e gli arredi per esterni, oltre ad essere durevoli, con una determinata qualità ambientale, facilmente recuperabili e riciclabili, devono essere scelti e collocati anche tenendo conto di un corretto inserimento paesaggistico, sia urbano che extraurbano, e devono essere fruibili da tutti.

Perché le piazze, i parchi, i viali di una città, le aree gioco e sportive sono luoghi di incontro e di identità collettiva. Prendersene cura significa contribuire a definire l’identità del luogo e la sua funzionalità.

Per le amministrazioni pubbliche e i loro fornitori un compito importante, da non sottovalutare. Ecco le cose da sapere.

L’ambito di applicazione dei nuovi CAM per parchi giochi e arredo urbano

Gli obiettivi specifici dei CAM per parchi giochi e arredo urbano

Universal design per l’inclusività: indicazioni per la progettazione

Prodotti e materiali: criteri per stazioni appaltanti e offerenti

I controlli delle stazioni appaltanti

 

L’ambito di applicazione dei nuovi CAM per parchi giochi e arredo urbano

I CAM per parchi giochi e per arredi urbani e arredi esterni sono stati adottati con Decreto 7 febbraio 2023 del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo 2023, entrano in vigore dopo 120 giorni, cioè il 20 luglio 2023.

Ambiti di applicazione:

a) affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi

b) fornitura e posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni 

c) affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per esterni.

Quindi, a partire dal 20 luglio 2023, per questo tipo di appalti tutte le amministrazioni pubbliche devono inserire nella documentazione progettuale e di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute in questo decreto.

Per prodotti per l’arredo urbano e arredi esterni si intendono gli elementi e i complementi di arredo per parchi gioco, per parchi, giardini pubblici o ad uso pubblico; per stadi, marciapiedi, piazze; le banchine di sosta per fermate di autobus, di metropolitane, ecc.

Prodotti per l’arredo e arredi esterni: cosa è incluso
Panchine
Tavoli
Sedute, sedili, panche
Attrezzature per il gioco, strutture ludiche
Fioriere
Rastrelliere porta biciclette
Pavimentazioni antitrauma
Transenne
Steccati, staccionate
Bagni chimici
Accessori per le piste ciclabili
Segnaletica verticale per le aree verdi
Dissuasori di sosta
Rallentatori di traffico
Segnaletica su strade
Segnaletica in spazi pubblici (come ad es. i parchi gioco, le aree verdi, gli spazi ricreativi)
Articoli per aree cani
Percorsi salute e allenamenti sportivi
Bacheche
Pensiline, tettorie per banchine
Pali, stecche, pontili
Pavimentazioni, superfici e substrati dei campi sportivi e da gioco, se realizzati con i materiali oggetto di uno o più dei criteri ambientali minimi, nonché le pavimentazioni delle aree a questi ultimi asservite, se la loro posa in opera è commissionata nell’ambito della categoria di appalto oggetto dei presenti CAM
Arredi per l’esterno di scuole, uffici e altri edifici pubblici

I nuovi CAM abrogano i precedenti criteri ambientali minimi per l’acquisto di articoli per l’arredo urbano (DM 5 febbraio 2015), che sono stati revisionati confrontandosi con le parti interessate e tenendo conto dell’evoluzione normativa del settore, del progresso tecnico e dell’evoluzione dei mercati di riferimento.

Gli obiettivi specifici dei CAM per parchi giochi e arredo urbano

I nuovi CAM hanno innanzitutto lo scopo di contenere gli impatti ambientali connessi alle forniture di prodotti per l’arredo esterno e per l’arredo urbano e quelli connessi al servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di tali prodotti.

Gli obiettivi in tal senso sono principalmente questi.

  1. Promuovere l’uso efficiente della materia e l’allungamento della vita utile di tali categorie di prodotti, attraverso la scelta di prodotti: 
  • realizzati con un minor impiego di materie prime, pertanto con materiali derivanti dalla raccolta dei rifiuti e/o con sottoprodotti (cioè scarti produttivi riutilizzati all’interno dello stesso sito o con scarti produttivi di altre aziende nell’ambito delle pratiche di simbiosi industriale)
  • fabbricati limitando la presenza di sostanze pericolose, nel rispetto delle prescrizioni del regolamento CE n. 1907/2006 (Regolamento REACH)
  • progettati per durare più a lungo e per essere facilmente disassemblati e recuperati al termine della loro vita utile.

Per le attività di manutenzione va posta attenzione a contenere l’uso della materia e dell’energia, favorire l’energia proveniente da fonti rinnovabili, ridurre i percorsi logistici e l’uso di sostanze pericolose (specifici criteri sono previsti per verniciature e/o rivestimenti).

  1. Promuovere pratiche di produzione e di consumo circolari
  • prevenendo la produzione dei rifiuti
  • contribuendo a creare un mercato di sbocco ai prodotti preparati per il riutilizzo e ai prodotti ricondizionati.

Prodotto ricondizionato:

«bene che dopo essere stato sottoposto a un processo di riparazione e manutenzione, sia di tipo estetico che meccanico-funzionale, viene riportato allo stato di origine e immesso sul mercato. Il bene viene rimesso a nuovo dal punto di vista della funzionalità e le componenti usurate o difettose vengono sostituite ricorrendo a ricambi originali, o con le stesse caratteristiche o superiori, garantendo le stesse prestazioni, standard qualitativi e di sicurezza di un prodotto immesso per la prima volta sul mercato».

Attraverso un’attenta progettazione delle aree ludico – ricreative, questi CAM inoltre hanno lo scopo di:

  1. Ridurre il consumo di suolo
  2. Valorizzare il patrimonio naturalistico (valorizzazione del verde) e quello paesaggistico
  3. Favorire l’inclusività delle persone con disabilità e con diverso livello di capacità motoria e sensoriale, attraverso i criteri dell’Universal design, ovvero il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza.

Universal design per l’inclusività: indicazioni per la progettazione

L’Universal design, ovvero la progettazione universale, dev’essere il criterio cardine di riferimento nella scelta delle attrezzature ludiche e nei giochi accessibili e inclusivi. Tale criterio è basato sulla «progettazione di prodotti, strutture e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate. La progettazione universale non esclude dispositivi di sostegno per determinati gruppi di persone con disabilità ove siano necessari»[1]. 

Per la realizzazione di parchi gioco accessibili e non discriminanti, la scelta delle attrezzature deve essere in chiave Universal design al fine di garantire l’accessibilità, l’usabilità e la fruizione d’uso di un’ampia platea di utenti, in modo confortevole, sicuro e quanto maggiormente possibile autonomo.

Questi principi valgono in generale per l’allestimento di aree ad uso ludico-ricreativo e di aree verdi inclusive. 

Obiettivo:

garantire il soddisfacimento delle esigenze di tutte le persone a prescindere dall’età, genere, provenienza etnico-culturale, condizione psico-sociale, abilità o disabilità, esigenze specifiche (bambini, persone anziane, persone con passeggini, donne in gravidanza, persone con deficit di deambulazione, persone con deficit di orientamento, ecc.).

Come raggiungere l’obiettivo:

  1. i parchi giochi devono essere dotati di percorsi accessibili a tutti
  2. gli spazi devono essere privi di barriere architettoniche, localizzative, visive, uditive, comunicative, intellettive e relazionali
  3. le attrezzature ludiche devono essere scelte all’interno di un progetto mirato non solo al gioco libero e simbolico (la casetta, la nave ecc.), alla sperimentazione e alla scoperta (esperienze sensoriali, scoperta della natura, giochi con acqua, sabbia, ecc.), ma anche alla socializzazione, all’incontro e alla relazione tra i bambini con e senza disabilità.

Il decreto contiene indicazioni specifiche ed esempi per il raggiungimento dei suddetti aspetti.

Prodotti e materiali: criteri per stazioni appaltanti e offerenti

Questi CAM forniscono criteri ambientali per quasi tutti i materiali in cui possono essere realizzati gli arredi urbani e gli arredi per esterno. Riguardano anche prodotti utili a completare l’allestimento di un’area ad uso ludico, sportivo o ricreativo, come le pavimentazioni.

Sono forniti criteri minimi per prodotti costituiti dai seguenti materiali
Prodotti di legno o composti anche da legno
Prodotti e componenti in gomma, prodotti in miscele plastica-gomma, pavimentazioni contenenti gomma
Superfici di campi sportivi e di aree in spazi ricreativi realizzate con conglomerati bituminosi o con conglomerati legati tramite resina
Prodotti prefabbricati in calcestruzzo e pavimentazioni in calcestruzzo
Prodotti in ceramica (gres porcellanato)
Prodotti in acciaio
Prodotti con componenti in vetro

Nel rispetto delle indicazioni generali previste per la scelta dei materiali, le stazioni appaltanti possono chiedere allestimenti con materiali che non sono contemplati dai CAM (per esempio possono richiedere la realizzazione di un campo da tennis in terra battuta). Analogamente, gli offerenti, se la stazione appaltante non ha richiesto un materiale specifico per la propria fornitura, possono proporre prodotti realizzati in materiali non oggetto di criteri ambientali (ad esempio di ghisa).

Nella scelta dei materiali, sia lato stazione appaltante che progettista esterno o offerente, è opportuno tener conto dell’obiettivo di riduzione del consumo di suolo.

La scelta dei materiali e dei prodotti dovrebbe tener conto, inoltre, degli impatti della logistica (distanza di approvvigionamento, considerando l’intera filiera produttiva), della presenza e delle emissioni di sostanze pericolose nonché della durata dei materiali e dei prodotti stessi.

L’invito è quello di scegliere in maniera consapevole il materiale, tenendo conto del contesto (es. spazio storico o spazio contemporaneo) e delle caratteristiche climatiche (es. temperatura della regione, spazi al sole, spazi all’ombra), per contribuire positivamente alla tutela paesaggistica e ambientale e garantire la funzionalità delle aree.

Attenzione anche agli imballaggi. I prodotti devono essere consegnati all’interno di imballaggi primari e secondari riutilizzati o riutilizzabili, riciclabili e, ove tecnicamente possibile, realizzati con materiali riciclati. Gli imballaggi sono realizzati in modo tale da ridurre il volume del carico imballato trasportato.

I controlli delle stazioni appaltanti

Anche in questi CAM è ribadito il ruolo chiave delle verifiche che la stazione appaltante deve svolgere:

  • in fase di gara
  • in fase di consegna
  • in fase di collaudo
  • in fase di esecuzione contrattuale.

Per quanto riguarda le forniture, i CAM evidenziano che in fase di gara dovrebbe essere prevista l’esclusione dell’offerente in caso di non conformità. Mentre in caso di difformità in sede di esecuzione è opportuno prevedere nella documentazione di gara l’adeguamento entro un ragionevole lasso di tempo, nonché la risoluzione del contratto e/o l’applicazione di eventuali penali, in caso di mancato adeguamento.

Leggi la versione integrale del decreto 7 febbraio 2023: Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni e l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni.

1. Definizione contenuta nell’art. 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18
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